
IL BRONZE A GIRONI AL RIGA SULLA TERRA BATTUTA FINISCE NELLE MANI DI GIOVANNI MACRI
Un torneo infinito, con quarantatrè giocatori che si sono dati battaglia in un vero e proprio campionato al Rigamonti, con una fase a gironi che è durata tre mesi e ha visto numerosi incontri. Nel primo girone gerarchie ben delineate, con Maurizio Conzadori, Paolo Buccella, Fabio Forastiero e Michael Braga che hanno strappato il pass per il turno successivo, mentre nel secondo Giancarlo Tognazzi e Angelo Marmaglio si sono qualificati con i due silver, Marco Fornari e Giovanni Macrì, poi successivo vincitore della rassegna. Il terzo raggruppamento ha visto festeggiare Corrado Iseppi, Federico Rolfi, Luca Colpani e Alessandro Medeghini, il quarto Andrea Piccinali, Lorenzo Marchesini, Michele Limata e Andrea Sindaco. La profondità del numero di iscritti ha fatto sì che ci fossero altri due mini campionati: nel quinto girone la classifica avulsa a tre ha premiato Stefano Benedetti e Mirko Iorio, assieme a Andrea Bertoglio e Fabio Busi, mentre hanno completato il quadro degli iscritti alla fase successiva Andrea Viezzoli, Riccardo Biasetton, Matteo Casula e Lorenzo Besacchi, anche qui in una situazione di triplo parimerito, Giuseppe Calabrò, Maurizio Chiari, Matteo Urbani e Nevio Beschi.
La fase ad eliminazione diretta è partita dai sedicesimi, turno dove ci sono state le prime avvisaglie sui possibili finalisti: sia Giovanni Macrì che Matteo Casula, infatti, hanno vinto i loro incontro col punteggio di 9-0. Negli ottavi, però, sono entrati anche i migliori giocatori, che avevano goduto di un bye. Di loro quattro, però, è uscito indenne soltanto Giuseppe Calabrò, Corrado Iseppi ha invece perso con Federico Rolfi mentre Marco Fornari e Fabio Busi hanno preso proprio con i succitati Macrì (riedizione del match giocato qualche mese prima) e Casula. I quarti di finale hanno seguito il pronostico (da segnalare la sconfitta di Angelo Marmaglio contro la sua bestia nera, Federico Rolfi) mentre le semifinali sono stato davvero equilibrato. Giuseppe Calabrò ha fatto soffrire fino all'ultimo Giuseppe Macrì mentre Federico Rolfi, reduce dal primo titolo vinto, ha trovato la strada sbarrata da Matteo Casula.
La finale, alla presenza di Maurizio Bonassi, è stata incerta e soprattutto di alto livello, con Matteo Casula che ha dimostrato di poter ambire anche al silver, con un gioco molto intelligente e un ottimo dritto. Riuscire a mantenere quel livello per quasi due ore, però, era molto complicato e alla distanza è uscito Macrì, il quale riscatta l'unica finale disputata prima di questa, persa a Lograto 11-9 al tie break del terzo set.
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