Ebbeni si , Giovanni Rocca e Marco Frassine nuova coppia emergente manda un'altro segnale se ce ne fosse bisogno per così dire , ora dovete fare i conti anche con noi e secondo me ne hanno tutto il diritto vista la loro forza, sicuramente possono (anzi devono) cimentarsi anche in doppi di livello più alto, e i risultati li vedremo.Bella finale dove sconfiggono una coppia bene assortita dove Franzoni con il suo diritto molto pesante riesce a sfondare dall'altra parte e Roberti con il mancino e le sue doti aeree riesce a chiudere voleè a filo rete che si spengono dopo il nastro, molto bravo davvero. Punteggio altalenante dove Rocca-Frassine partono bene ma poi vengono raggiunti e addirittura superati fino al 7/4 per i vincitori, ma nel tennis non è mai finita e Roberti-Franzoni si portano ad una sola lunghezza, 7/6. Il game successivo si chiude con un voleè di Rocca che li sorprende, 8/6, poi il game che porta alla vittoria parte da ottime prime di Frassine con un ace finale che scatena la gioia di entrambi. Ringrazio il circolo di Nave per la gentile ospitalità , se mi consentite ancora un ringraziamento a Livio dopo tanti anni di servizio che ci ha lasciati per andare nella sua terra d'origine, un sincero in bocca al lupo a Lorenzo Marchello che ha preso in mano le redini del circolo, e grazie come sempre a tutti i ribelli, alle prossime sfide, ciao a tutti.
Bella la finalissima al club Azzurri sotto un sole cocente che l'ha fatta da padrone visto l'orario dove i due temerari Paolo Loda e Guido Bonomelli hanno giocato e dove con grande merito sono riusciti ad approdare in finale dopo un lungo percorso pieno di insidie. Paolo da brivido per 8/7 al terzo turno contro Giovanni Fachechi , vita non facile anche per Guido contro Donato Lancini che sconfigge per 9/6. Negli ottavi stenta solo Guido ma ha la meglio al tie-break con Angiolino Zanni. Nei quarti passano bene entrambi, semifinale più tosta per Guido dove incontra il coriaceo Efrem Zaglio.Finale come dicevo bella ed intensa che ha messo a dura prova la resistenza fisica di entrambe i giocatori, primo set combattuto e vinto da Paolo per 6/4, e sicuramente dopo lo sforzo fisico paga nel secondo dove Guido si impone con un secco 6/1 , forse Paolo visto l'andamento ha voluto risparmiare per dare tutto al terzo e decisivo tie-break che lo porta alla suo primo titolo contro un avversario di tutto rispetto molto solido e ostico, ma siamo sicuri che Guido viste le sue capacità avrà modo di rifarsi.Ringrazio il club Azzurri per la gentile ospitalità e tutti gli splendidi ribelli , alle prossime sfide, ciao a tutti.
Quando un team storico si amplia e si suddivide in due fazioni, arriva sempre il momento catartico in cui le due metà torneranno insieme su un unico campo, anche se tecnicamente come avversari questa volta. Questo è quanto è successo, o forse quanto dovrebbe essere successo, poiché se l'ex compagine dei BEE GEES è ora divisa apparentemente in Bee Gees e Tree Gees, il loro confronto è avvenuto nel contesto del consolidato luogo di ritiro estivo presso i campi da tennis dell'Hotel Rado in quel di Jesolo, in quella che si definirebbe una trasferta per entrambi i team, ma che alla fine è un ritrovo che sa di casa più che mai. Così riporta il capitano dei Tree Gees Carlo Grendene in merito alla giornata di incontri: "Il turno Bee Gees contro Tree Gees si è svolto quest'anno in concomitanza con l'ormai tradizionale Rado Cup and Tennis (presso l'attrezzata struttura del Rado Hotel and Tennis di Jesolo); le chiare e semplici regole del Raftennis sono state purtroppo travolte dall'unico credo praticato al Rado, l'anarchia totale. I risultati riportati sul sito rappresentano pertanto una mera rappresentazione, ampiamente distorta, dello scempio tennistico avvenuto sui nobili campi jesolani." La versione di del capitano dei Bee Gees rinforza i dettagli sul terzo tempo: "Concordo e segnalo la carbonara finale che ha messo tutti d’accordo. W il Rado e W il Raft." Come si dice in questi casi: quel che succede a Jesolo, resta a Jesolo!
Quando ha cominciato a trapelare la notizia che il torneo Finals di doppio maschile si sarebbe giocato sui campi in play-it del TC Roseto, un sorriso deve essersi stampato sul volto della coppia Colosio/Venturini, perfetto contrappunto dello sconforto dei terraioli più incalliti. Loro erano già una delle coppie più quotate ma sul veloce le chance di vittoria aumentavano notevolmente. Tabellone foltissimo e primi turni già dal sabato. Si parte con la vittoria in rimonta di Di Mario/Oggioni sui fuori forma Martini/Bonfiglioli e quella convincente di Franciullo/Garriboli sugli esordienti Tumiati/Visini. Passano anche, con qualche brivido, Stringhini/Roberti con Locatelli/Tosetti, Zanoni/Biffi con gli ottimi Werner/Battaglia, Veronelli P/Veronelli M su Tulli/Bonfanti. Sorprendono Lombardi/Capra contro Ferranti/Iadicola in uno dei match più avvincenti della giornata e Bettinsoli/Tameni su Lainati/Amariti e sicuramente merita una menzione la partita tra Colosio/Venturini e Poloni/Zorzi, una finale anticipata per molti, tiratissima fino al tiebreak e in cui forse pesa la scelta sbagliata di calzature da parte del pluricoccardato Zorzi. Nella parte alta del tabellone volano Pea/Zanni - schiaccianti su Lombardi/Capra - così come Stringhini/Roberti su Bettinsoli/Tameni. Parte bassa appannaggio di Colosio/Venturini e Tonini/Odolini, coppia inedita capace di sconfiggerli i quotati comaschi Franciullo/Garriboli agli ottavi. Semifinali ambivalenti come andamento: se Pea e Zanni faticano e non poco contro Stringhini/Roberti, molto a loro agio sul veloce, Colosio/Venturini appaiono molto affiatati e tonici, avendo meno ore di singolo nelle gambe rispetto agli avversari. Gli avversari Tonini/Odolini cedono dopo le iniziali resistenze. Sull’onda dell’entusiasmo per la finale conquistata e forti di un gioco rodato, mix perfetto tra le bordate da fondo campo di Cesare Colosio e i ricami a rete di Marco “soft touch” Venturini, la finale contro i comunque ottimi Pea/Zanni è senza storia. Colosio/Venturini si laureano campioni delle Finals di doppio maschile 2025. Con un MegaSlam Rolland Garros alle porte la domanda è solo una: si confermeranno i migliori anche su terra? Lo scopriremo tra qualche settimana, le iscrizioni sono ancora aperte a questo link: https://www.raftennis.it/tornei?nazione=&provincia=17&superficie=&punti=3
SI è conclusa in settimana la prima giornata del girone di andata del campionato a squadre provinciale RAFT, categoria bronze maschile. Dopo la trasferta vittoriosa per 2-1 dei BEE GEES di Dueville contro l'AQUAREA CALDOGNO TENNIS TEAM, nell'altra sfid anche i TREE GEES del CTV riescono ad avere la meglio contro il TENNIS LA ROTONDA. La giornata di incontri si è aperta con la sfida tra capitani, in cui Carlo Grendene (TG) ha dettato legge contro la bandiera dello Sporting Club La Rotonda, vincendo nettamente con il punteggio di 9 giochi a 1. Storia analoga nel secondo singolare, dove poco ha potuto fare un sempre sul pezzo Luciano Giaretta, pilastro tra gli Iron del RAFT vicentino ed attivo dagli esordi proprio sui campi in terra rossa di casa, che al cospetto di Alberto Grendene è uscito sconfitto rccogliendo un solo game, con lo score finale di 9-1. Un po' di partita in più nel doppio, che ha visto il debutto assoluto assoluto nelle competizioni Raftennis da parte di Fabio Vezzaro, schierato al fianco di capitan Lovison contro Alberto Grendene ed un altro veterano dei cmpionati a squadre RAFT, Giovanni Benazzato. Il duo dei Tree Gees ha controllato le fasi importanti del gioco, sigillando il terzo successo della squadra per 9 giochi a 2. 3 a 0 dunque il risultato di giornata, con i Tree Gees che esordiscono in testa la girone seguiti da Bee Gees ed Aquarea Caldogno, con La Rotonda che al momento rimane a secco con 0 punti. Ma il campionato è appena iniziato, ci sono tante giornate da giocare!
Sorprende tutti Simone Bolsi da Cremona e sbaraglia la concorrenza nelle Finals Iron 2025 di Roseto degli Abruzzi. Sorprende la solidità del suo gioco e l’autorità con la quale - dopo la dura sfida con il bresciano Bonassi al primo turno - supera la testa di serie numero 1, Elia Facchetti, e il funambolo Eduardo Housman in una finale davvero ben giocata da entrambi. Husman, a sua volta apparso in ottima forma dopo le vittorie con La Michela e Ferrara - eccezionale il suo 9-8 con Masciadri - deve cedere dopo una lunga battaglia in finale al vincitore delle Prefinals cremonesi, Simone Bolsi, rendendosi però protagonista di alcuni degli scambi più appassionanti dell’intero torneo grazie alla sua grande abilità nel gioco a rete. Bolsi mette cosi in bacheca il torneo più prestigioso e saluta la categoria Iron per dare battaglia nel level successivo: Bronze avvisati!